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iNTERVISTE

Intervista 1

Femme au bureau

Laura

Domanda 1: Prima di tutto, potrebbe presentarsi brevemente, per favore ?

 

Buongiorno, mi chiamo Laura. Ho 27 anni e per il momento lavoro in un ufficio di assicurazioni, a Torino

 

Domanda 2: Come descriverebbe il movimento No Tav ?  E perché ha deciso di farne parte ? 

 

Il movimento No Tav lo descriverei con una semplice parola: etico. Ne faccio in realtà parte da poco tempo, qualche mese, in realtà quasi un anno poiché prima non mi interessavo propriamente alla vicenda. Mi è successo una sera, in cui ero tornata a casa tardi, di accendere la tv e vedere un tg (non ricordo quale) e sentire parlare di questa « Tav, Tav », incuriosita sono andata a cercare e mi sono informata e ho poi sviluppato il mio pensiero.

 

Ho deciso di farne parte, appunto perché sono contraria ad esso e mi sembra il solito spreco voluto dai più potenti e finanziato da noi altri. Esiste già una tratta ferroviaria che collega Torino, Lione o comunque Italia e Francia. Perché spendere ulteriori soldi, in un momento di crisi, per una cosa così futile ?

 

Domanda 3: Quali sono le vostre rivendicazioni principali ? I vostri obiettivi ? 

 

I costi possono essere immensi: vi è la possibilità di avere una perdita stimata tra i 5,7 e gli 8 miliardi di euro in seguito alla creazione di questa linea. Siamo già in crisi e il covid non ci ha sicuramente aiutato. Vogliamo peggiorare la situazione?

 

Ogni giorno sentiamo parlare e parlare dell’ambiente che stiamo distruggendo. Il buco dell’ozono si è allargato, i ghiacciai si sciolgono, gli oceani abbondano di microplastiche. E noi? Parliamo di questa linea ferroviaria per cui si dovranno usare sicuramente materiali potenzialmente dannosi come l’uranio e l’amianto. Per non parlare dei mezzi di trasporto che serviranno per trasportare questi materiali e i camion che dovranno girare per anni.

 

Penso che la cosa migliore da fare sia migliorare la linea che già esiste per garantire una soluzione migliore a chi viaggia. Abbiamo già una cosa? Perché non migliorare quella. In questo modo potremmo anche impiegare le risorse fornite per questo singolo progetto nel miglioramento della rete nazionale e locale. 

 

Domanda 4:  Lei ha partecipato a manifestazioni organizzate dal movimento ? Se è il caso, mi può parlare brevemente di cosa succede durante queste manifestazioni, di cosa fate, come vi comportate e soprattutto qual’è l’obiettivo perseguito con questo tipo di azione ? 

 

Non ho mai partecipato ad una delle manifestazioni perché sono entrata nel movimento da poco e perché col covid ora vorrei evitare assembramenti e contatti con molte persone, dato che i miei genitori sono piuttosto anziani.

Conosco però chi ci è andato e posso riportare la loro esperienza. Quello che succede è che si è iniziato con semplici cartelloni e striscioni che non sono nemmeno state ascoltate. Si è finito poi per arrivare a far sentire la propria voce in maniera più forte, diciamo: i no tav hanno bloccato alcune autostrade addirittura. 

Il nostro obiettivo è semplicemente quello di abbandonare questo progetto e di pensare a cose più serie.

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Domanda 5: L’appena eletto sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha appena affermato essere in favore del progetto, cosa ne pensa ? Pensa che potrebbe costituire un freno alle azioni del movimento ? 

 

Sì, penso che sarà un problema ma le azioni del movimento non si fermeranno sicuramente e sperando che la situazione covid migliori il prima possibile, potrò finalmente partecipare anche io. 

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Domanda 1: Prima di tutto, potrebbe presentarsi, per favore ?

 

Buongiorno, mi chiamo Sami, ho 22 anni e abito a Valmeinier, nella Valle della Moriana in Savoia.  Sono istruttore di sci, funzionario EDF e anche vicesindaco del mio paese.

 

Domanda 2:  Cosa pensa del progetto ferroviario Torino-Lione ? È a favore o contro ? Se è a favore, quali sono, secondo Lei, i vantaggi di questa nuova linea?  

Sì, sono a favore. Per me i vantaggi si trovano prima di tutto a livello ferroviario. In effetti, questa linea esiste già ma è completamente obsoleta, questo progetto permetterà quindi di aumentare i rendimenti. Contrariamente a quanto pensano gli ambientalisti e socialisti della regione, mantenere la linea sarebbe molto più costoso e difficile che creare la nuova.

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Dal punto di vista ecologico, è anche più interessante far passare le merci su treni elettrici che su camion che inquinano la valle. A livello elettrico, è molto più semplice far girare un treno, aumentando la produzione, che far circolare camion elettrici, perché non siamo ancora abbastanza avanzati scientificamente e tecnologicamente su questo punto.

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Domanda 3: Secondo lei, in quali aspetti questo progetto costituisce un'opportunità per la Valle della Moriana, nella quale risiede ?

 

Le opportunità per la Valle della Moriana riguarderanno soprattutto le stazioni sciistiche, che sono il motore economico della valle, perché il progetto permetterà di sviluppare il turismo. Infatti, per poter fare turismo, occorre avere dei turisti e il primo passo, per farli venire, è di avere un sistema di trasporto efficace. Grazie a questa nuova linea saremo in grado di raggiungere la regione lionese, i turisti lionesi, che impiegheranno solo un'ora per venire contro più di due ore oggi.

 

Poi tocca a noi, a livello delle stazioni sciistiche e dei borghi di valle, prendere esempio dal modello delle stazioni sciistiche austriache, che hanno paesi nelle valli che servono direttamente le stazioni con funivie (trasporto via cavo). Questo potrebbe praticamente permettere alle persone di partire da Lione con sci a mano e scarpe ai piedi per raggiungere direttamente la stazione in pochissimo tempo. Cosa impensabile con la linea esistente. 

 

Questa nuova linea permetterà anche di rivitalizzare i piccoli borghi di valle che sono oggi un po' "abbandonati", poiché oggigiorno è più semplice creare residenze turistiche lì che nelle stazioni sciistiche. Così, l'ambiente sarà meglio preservato a livello delle montagne, perché ci saranno più persone nei borghi di valle, e meno sulle altezze, nelle stazioni sciistiche. 

 

A breve termine, il vantaggio di TELT è che sovvenzionano progetti locali per compensare i "danni" causati dai lavori e cantieri. 

 

Domanda 4:  Ha già potuto osservare cambiamenti o evoluzioni notevoli in relazione al cantiere ? 

 

Sì, ho già visto dei cambiamenti nella Valle, soprattutto a livello di occupazione, moltissimi posti di lavoro sono stati creati grazie al cantiere.

Intervista 2

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Sami

© 2021 "Torino-Lione: soluzione o problema ?"  Camille Valetou

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